martedì 3 febbraio 2009

COORDINAMENTO NAZIONALE PRECARI E PRECARIE DELLA SCUOLA

COMUNICATO STAMPA
COORDINAMENTO NAZIONALE PRECARI E PRECARIE DELLASCUOLA
Ieri, domenica 1° febbraio 2009, si è svolta a Roma l’Assemblea Nazionale Precari Scuola alla quale hanno aderito e nella quale si sono riconosciute molteplici realtà di base ( associazioni, comitati, collettivi,organizzazioni, realtà autoconvocate,reti) che hanno dato vita al CoordinamentoNazionale Precari/e Scuola.
All’Assemblea hanno partecipato circa 150 persone provenienti da tutta Italia, che hanno ribadito la scelta non casuale del 1° febbraio, come data simbolica per la ripresa della lotta e delle mobilitazioni.
Febbraio è infatti il mese delle iscrizioni nelle scuole di ogni ordine e grado, che dà inizio ufficialmente alla stagione dei tagli e che vedrà, nella sola scuola elementare la riduzione di circa 87.000 posti nel quinquennio e nella secondaria, pur con lo slittamento di un anno della riduzione oraria degli istituti superiori, vedrà confermati tutti i meccanismi di riduzione dell’
organico, per un taglio complessivo che si aggira intorno ai 200.000 posti .
Febbraio è però anche il mese in cui in Parlamento si discutono il PDL Aprea e il PDL Cota-Pittoni sulle nuove norme per il reclutamento regionale( con i quali si ridefiniscono i termini della formazione, dell’abilitazione e del reclutamento degli insegnanti, e si riaprono le Graduatorie ad esaurimento del personale precario della scuola.
L’Assemblea ha definito tutto ciò un vero e proprio terremoto che si abbatte su tutti i precari , su quelli presenti in graduatoria come su chi non è ancora abilitato, con il rischio di vedere data ai dirigenti scolastici carta bianca sull’assunzione e la gestione del rapporto di lavoro.
La riapertura delle graduatorie permanenti richiede, inoltre,un’immediata presa di posizione da parte dei precari, per prevedere meccanismi di tutela per chi è già inserito nella Graduatoria ad esaurimento, ma anche per chi ne è escluso o non è ancora abilitato.
Dopo aver analizzato le conseguenze determinate dagli schemi dei regolamenti approvati il 18 dicembre scorso ( con i quali si avvia la destrutturazione/distruzione della scuola pubblica statale italiana) e su ciò che prospettano i disegni di legge di “riforma” attualmente in discussione in Parlamento, il COORDINAMENTO NAZIONALE PRECARI ha formulato un giudizio totalmente negativo sull’intero pacchetto scuola ed ha proclamato lo stato di
agitazione sull’intero territorio nazionale.
Il personale precario fa appello anche ai genitori, ai docenti e al personale ATA di ruolo affinché si porti avanti una battaglia congiunta per sconfiggere insieme il piano di interventi con il quale i ministri Tremonti-Gelmini, applicano ragionieristicamente tagli indiscriminati contro l’istruzione pubblica statale ( mentre nulla si toglie alle scuole private); mette in campo
un calendario di agitazioni ( che si allega al comunicato) che coprono i prossimi due mesi, preparandosi però sin da ora a fronteggiare “l’emergenza tagli” lanciando la sfida per attuare un totale Blocco degli scrutini, attraverso tutte le forme ( dirette e indirette) necessarie a mettere in atto quanto unanimemente deciso dall’Assemblea Nazionale del 1° febbraio.
Roma, 2 febbraio 2009-02-02
Per il Coordinamento Nazionale Precari e Precarie della scuola
Il Comitato promotore

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Coordinamento Nazionale Precari della Scuola

1. Richiesta di incontro urgente con il Ministro Gelmini per un confronto sulla riapertura delle graduatorie ad esaurimento e sulle nuove forme direclutamento (in caso di mancata risposta entro 15 giorni si prevede una mobilitazione nazionale sotto il Ministero con iniziative radicali );

2. Nei giorni 10-11-12- febbraio, in concomitanza con la discussione del disegno di legge Aprea e collegati, presidio a Monte Citorio e mobilitazioni contemporaneamente in tutta Italia presso gli Uffici Scolastici Regionali o Uffici scolastici Provinciali;

3. Adesione alla manifestazione nazionale “NO VAT”, prevista il 14 febbraio, in occasione dell’ottantesimo anniversario della firma dei Patti Lateranensi, per la difesa di una scuola pubblica,laica e statale e per ribadire l’opposizione alla disparità di trattamento (economico e normativo) tra personale precario statale e insegnanti di religione (tutto a favore di quest’
ultimo);

 4. Attivazione di procedure e campagne di informazione su: Iscrizioni, formazione classi, determinazione organici,sostegno, voti in decimi. Produzione di modelli “alternativi” sui quali richiedere, per le elementari, il Tempo pieno e il Modulo con le compresenze per tutte le classi, per le Medie il tempo prolungato. Informativa alle famiglie sulle limitazioni per il riconoscimento del sostegno ( limitato agli psico-sensoriali). Presentare diffide ai Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi e dei Circoli Didattici e rifiutare l’uso dei voti in decimi sia perché articolo 3 della Legge 169 (ex art. 4 del Dl 112/2008 ) ne condiziona l’entrata in vigore all’approvazione di uno specifico regolamento “autorizzato” ad abrogare leggi sui criteri di attuazione, che non è stato ancora approvato neanche in prima lettura dal CdM; sia per evidentimotivi didattici (carattere discriminante e ghettizzante dei voti insufficienti e imposizione/generalizzazione della logica INVALSI, che valuta solo informazioni e abilità invece che capacità e conoscenze);

5. Imporre alle scuole, attraverso i comitati genitori-insegnanti e l’attivazione delle RSU e del loro potere di informazione preventiva e di interlocuzione, il controllo e il rispetto dei parametri previsti per la determinazione del numero massimo degli alunni che le aule possono contenere, con l’applicazione delle norme della legge sulla sicurezza (L.626). Invio ai Dirigenti Scolastici di una lettera di diffida/denuncia con la quale si invita a richiedere gli organici e a formare le classi secondo quanto previsto dalla normativa citata;

6. Manifestazione nazionale sugli organici (che abbia come parola d’ordine l’immissione in ruolo su tutti i posti) e contemporanea Assemblea nazionale (aprile);

7. 21 febbraio partecipazione al convegno “ Quale futuro per i precari della scuola?” indetto a Roma dal Mip;

8. 25 febbraio (mercoledì delle ceneri) “ il precario fantasma” invade le strade italiane;

9. Occupazioni simboliche di scuole o degli Uffici scolastici provinciali e/o Regionali, in data da stabilire;

10. Blocco degli scrutini ( attraverso tutte le forme necessarie a mettere in atto tale azione di protesta);

Invio di messaggi unitari di solidarietà : all’Assemblea del Patto di Base tra Cobas-Cub-SdL che si svolgerà a Roma il 7 febbraio presso il Teatro Ambra Jovinelli; alle donne del Patto di base per le iniziative in campo contro l’aumento dell’età pensionabile per le donne; alle lotte del movimento “NO-TAV” e “NO dal MOLIN”.
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Coordinamento Nazionale Precari della scuola: Comitato promotore:-Rete Organizzata Docenti ATA Precari del Veneto -Coordinamento Comitati e Collettivi Precari centro-sud:Comitato Precari Roma-Comitato Precari Latina-Comitato Precari Caserta-Comitato Precari Salerno/-Comitato Precari Siena-Coordinamento Docenti delle Scuole di Palerm-Cesp ( Centro studi scuola pubblica)- Cobas-Comitati di Base della Scuola Comitati e realtà aderenti:Assemblea nazionale delle scuole riunitasi a Firenze il 24 gennaio;CIP- Comitato insegnanti precari;Cipi-Comitato insegnanti precari inoccupati; Collettivo Precari Napoli;Comitato sostegno precari di Agrigento;Comitato precari Trieste;Cub scuola;Mip-Movimento insegnanti precari; Precari autoconvocati di Torino;Precari Bari;Precari Bologna;Precari Brindisi;Precari scuola Cagliari;Rete Precari di Pisa; Rete delle docenti e dei docenti precari della scuola della provincia di Livorno;SOS scuola Genova.